Archivio Nallo Mazzocchi Alemanni (1889-1967)

Archivio Nallo Mazzocchi Alemanni
(1889-1967)

Nallo Mazzocchi Alemanni (1889-1967) economista rurale ed urbanista di fama internazionale. La sua attività scientifica si svolse all’interno di quella peculiare esperienza a un tempo economica, urbanistica e ambientale nota sotto l’espressione di colonizzazione rurale che caratterizzò in modo del tutto originale la politica di bonifica e trasformazione fondiaria italiana e influenzò direttamente e indirettamente la trasformazione del paesaggio rurale mediterraneo prima dell’avvento delle trasformazioni economico-sociali degli anni Sessanta del Novecento. Nella sua lunga vita di studioso e tecnico intrattenne rapporti con i principali esponenti della scuola agronomica italiana ed europea e rappresentanti delle classi dirigenti italiane, responsabili delle politiche di sviluppo rurale, dagli anni Dieci agli anni Cinquanta.

Fu tra i fondatori dell’Istituto nazionale di urbanistica. Nel 1935, nel quadro del rilancio della politica di bonifica integrale, fu comandato all’Opera nazionale combattenti, con il grado di ispettore generale. Fu chiamato alla direzione tecnica dei lavori di bonifica dell’Agro Pontino e Romano. Nel 1940 fu incaricato della direzione dell’Ente per la colonizzazione del latifondo siciliano. A metà degli anni ’50 coordinò il piano regionale della Sardegna. Fu consigliere della Cassa del Mezzogiorno, della Svimez, consulente dell’Opera Valorizzazione Sila.

L'Archivio

Le carte di Nallo Mazzocchi-Alemanni sono state versate all’ANIMI dal prof. Muzio Mazzocchi-Alemanni nel gennaio 2008.

Esse consentono di seguire l’attività dello studioso e, attraverso di lui, la politica della colonizzazione rurale svolta dall’Italia nella prima metà del Novecento.

L’archivio contiene due sezioni intrecciate tra di loro: studi e consulenze e corrispondenza con personalità. Nella prima delle due sezioni sono presenti materiali relativi all’opera svolta presso i vari consorzi di bonifica da quello d’Aurunco a quello di Sibari, con ministeri ed enti pubblici e in particolare l’Opera Nazionale dei Combattenti e l’Ente per la colonizzazione del latifondo siciliano, la Cassa per il Mezzogiorno, gli enti di riforma fondiaria (l’Ente Fucino e l’Opera Valorizzazione della Sila; con le altre istituzioni presso cui operò negli anni Venti e Trenta, come l’Istat e l’Istituto agrario d’oltremare di Firenze, l’Istituto Nazionale di Urbanistica. Sono documentati, inoltre, i suoi principali lavori relativi ai contratti agrari, ai Sassi di Matera, ai problemi della bonifica, all’urbanistica rurale. Sono documentate le diverse missioni internazionali in Europa, nelle regioni meridionali, e nell’Africa mediterranea.

Particolarmente ricca è la corrispondenza con singole personalità. Tra i corrispondenti un ruolo a parte è dedicato ad Arrigo Serpieri, segnalato espressamente nell’archivio. L’Archivio rappresenta con continuità le relazioni e i rapporti con politici e studiosi con cui collaborò nella sua opera di bonificatore, dal 1912 alla metà degli anni Cinquanta. L’ambito delle sue relazioni si allarga dal settore economico al campo dell’urbanistica fino al mondo più propriamente umanistico-letterario. Tra i corrispondenti: Leopoldo Franchetti, Gaetano Salvemini, Luigi Einaudi, Angelo Celli, Ghino Valenti, Del Pelo Pardi, De Cillis, Arrigo Serpieri, Giovanni Lorenzoni, Ugo Giusti, Giuseppe Tassinari, Friedrich Voechting. Ancora in particolare per il periodo del secondo dopoguerra nell’archivio vi sono lettere e scritti di Mario Bandini, Giuseppe Medici, Emilio Sereni, Manlio Rossi-Doria, Pasquale Saraceno, Ugo La Malfa, Adriano Olivetti e del filosofo Rosario Assunto.

L’Archivio conserva anche letteratura grigia (relazioni, verbali), corrispondenza, pubblicazioni, materiale fotografico, contratti, disegni, planimetrie, progetti, mappe, documenti contabili. È corredato da numeroso materiale a stampa.
Consistenza 140 faldoni e cartelle; 10 casse di pubblicazioni e stampati vari.

   

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